37esima giornata: lo scudetto della Juventus, l‘abbraccio a Tagliavento, un’ultima giornata tutta da vivere…

Penultima giornata e primi verdetti definitivi: la Juventus trova il punto necessario per festeggiare il settimo scudetto consecutivo, Tagliavento saluta la serie A con una gara sentita ma chiusa senza polemiche (ad eccezione di taluni diversamente intelligenti che vogliono vedere per forza del marcio ove non c’è), ultima giornata che si annuncia entusiasmante per la lotta Champions’ e per la permanenza in serie A.

Bologna – Chievo 1-2, arbitro Pairetto

Due soli episodi, avvenuti in sequenza tra decimo ed undicesimo minuto.

Al minuto 10 il Bologna sviluppa un’azione sulla fascia sinistra, il cross di Masina raggiunge il centro dell’area ove entrano in contatto Verdi e Tomovic:

Rigore su Verdi decimo minuto

Interessante l’atteggiamento di Pairetto che sposta la testa verso sinistra per tentare di vedere meglio il contrasto a centro area, per evitare di essere (perlomeno parzialmente) coperto dal difendente del Chievo di fronte a lui.
Se da questa immagine non possiamo aver certezze, molto possiamo giudicare da altre inquadrature:

Rigore su Verdi decimo minuto 2 Rigore su Verdi decimo minuto 3

E’, in particolare, il secondo frame ad evidenziare la scorrettezza commessa da Tomovic: prima che il pallone giunga a Verdi, il giocatore del Chievo colpisce nettamente le gambe dell’avversario.
La concessione del calcio di rigore e l’ammonizione di Tomovic sarebbero state le scelte corrette.
Male, in questo caso, anche il VAR Pasqua: si tratta di un chiarissimo errore non tanto per la scelta di Pairetto di non sanzionare il contatto irregolare ma perché l’arbitro ha concesso il calcio d’angolo nonostante il pallone sia stato calciato fuori da Verdi stesso.
In circostanze come questa, la scelta di assegnare un calcio d’angolo giustifica ampiamente l’intervento del VAR: non siamo di fronte ad una valutazione soggettiva ma ad un oggettivo errore.
Cartellino giallo perché si tratta di DOGSO genuino: per quanto il contrasto di Tomovic sia scoordinato e con pochissime possibilità di giocare il pallone, l’intenzione c’è tutta.

Sugli sviluppi del calcio d’angolo, altra azione confusa in area del Chievo. Su un tiro in porta da parte di Masina il pallone viene respinto ancora da Hetemaj. Pairetto vede un tocco di mano punibile del difendente, assegnando calcio di rigore:

Rigore Hetemaj 11esimo 2 Rigore Hetemaj 11esimo

Decisione sbagliata.
Ormai sappiamo quali siano i presupposti per valutare come non punibile un tocco di mano/braccio: distanza ravvicinata, movimento congruo, violenza del tiro.
Questo episodio ricorda molto il tocco di mano di Benatia su tiro di Icardi durante Juventus-Inter del 10 dicembre scorso

Tocco di mano Benatia 55

Posizione un po’ differente, dinamica molto simile: sia nell’un caso che nell’altro i difendenti non cercano minimamente il pallone con il braccio ma se lo trovano addosso. Il braccio in quella posizione è assolutamente non punibile: proprio per dinamica è normale appoggiarsi al terreno per evitare impatti violenti.
Anche in questo caso, a mio parere, Pasqua avrebbe dovuto perlomeno invitare Pairetto alla “on field review“: difficile evidenziare una qualsiasi volontarietà.

Crotone – Lazio 2-2, arbitro Mazzoleni

Altra grande prestazione del bergamasco, reduce da tre mesi di altissimo livello: da quando ha cominciato ad arbitrare col regolamento di tutti, ammonendo il giusto e fischiando senza eccedere su vantaggi e contrasti, pare tornato ai livelli di dieci anni fa, quando alla CAN A/B incantava per padronanza e tecnica. Dopo anni di prestazioni mediocri, pare aver ritrovato il feeling che aveva perduto relegandolo per anni a gare di medio livello.

Tre episodi in una gara complessa ma che lascia aperto il discorso sia per la retrocessione che per la Champions’ League.
Un inciso: la settimana prossima è in programma una sorta di spareggio all’Olimpico tra Lazio ed Inter, in palio il quarto posto. L’arbitro, con ogni probabilità, sarà Rocchi.
No, non sono un veggente e nemmeno un insider: si tratta, semplicemente, di deduzione tenendo conto del fatto che Rocchi è fermo da tre settimane (e non certo per punizione, dato che l’ultima gara diretta è stato il capolavoro di Juventus – Napoli), che non è infortunato (ieri sera era quarto ufficiale a Roma) e che, per una serie di circostanze, è l’unico arbitro ipotizzabile con buona certezza (al netto di azzardi di Rizzoli che non sono auspicabili all’ultima giornata). Oltre a ciò altro indizio importante da Fiorentina-Cagliari: uno degli assistenti di Rocchi, da lui separato in vista della gara di domenica prossima. E’ Tonolini, milanese, ovviamente precluso per l’Inter. In campo con Rocchi ci sarà Di Liberatore come sempre ed un secondo assistente da definire che potrebbe essere Di Fiore o Manganelli.
Tanto per chiudere il cerchio delle previsioni, facile pensare che la prossima settimana vedremo arbitri della Serie B a Reggio Emilia, Genova e Torino, uniche gare senza alcuna posta in palio.

Al minuto 15 Lulic, dopo un contrasto regolare con un avversario, entra in area, salta Ceccherini e cade a terra:

Rigore su Lulic al 15esimo 2 Rigore su Lulic al 15esimo

Rigore con pochi dubbi: Lulic anticipa nettamente l’avversario, Ceccherini (con un fallo negligente) colpisce con un pestone il piede destro dell’avversario. Giusto concedere il rigore, giusto non sanzionare disciplinarmente: si tratta senza alcun dubbio di un’azione potenzialmente pericolosa ma Ceccherini tenta di giocare il pallone, non riuscendovi per l’anticipo dell’avversario. Come sappiamo, in area di rigore la depenalizzazione vale non solo per il DOGSO ma anche per la SPA.

Al minuto 29 il Crotone trova la rete del pareggio con un colpo di testa di Simy che anticipa nettamente De Vrij:

Pareggio Simy 29esimo

L’assistente Peretti convalida la rete ma, col pallone già a centrocampo, è lunghissimo (quasi due minuti) il check dei VAR sulla posizione dell’attaccante del Crotone sul tocco del compagno Martella.
Francamente inspiegabile il motivo per cui sia stata necessaria una pausa così lunga: al di là del fatto che la posizione di Simy sembra assolutamente regolare, anche in caso di dubbio millimetrico non ci sono i presupposti per arrivare ad un eventuale annullamento. Come sappiamo, in caso di dubbio la decisione dell’assistente deve essere avallata: in questa circostanza non ci sono gli elementi minimi per poter procedere ad una review tanto approfondita.

Al minuto 79 proteste della Lazio per un presunto tocco di mano di Capuano su cross al centro effettuato di Patric:

Protesta Lazio 33esimo Coscia interna destra Capuano

Proteste totalmente infondate: il difensore del Crotone intercetta il pallone con l’interno della coscia destra.

Torino – SPAL 2-1, arbitro Mariani

Finale di stagione con un evidente calo di prestazioni del giovane e promettente arbitro laziale. Nulla di male, è normale dopo 37 giornate e nulla toglie alle potenzialità in prospettiva futura.

Al minuto 94 l’episodio più importante che, purtroppo, penalizza ancora una volta la formazione ferrarese.
Al centro dell’area di rigore del Torino, dopo un lungo attacco della SPAL, Moretti commette un errore non riuscendo a controllare il pallone sul quale si avventa Felipe:

Fallo su Felipe 94esimo Fallo su Felipe 94esimo 2

Nel tentativo di rimediare al proprio errore Moretti colpisce in modo piuttosto evidente l’avversario, in particolare con la gamba destra. Mariani, in buona posizione, lascia proseguire e, sulle proteste susseguenti, ammonisce per proteste Salomon che, diffidato, salterà l’ultima (decisiva) gara di campionato.
Il rigore andava assegnato.
Detto ciò, il VAR non può intervenire per il solito motivo: non si tratta di un chiaro errore ma di una valutazione soggettiva a campo aperto. Con l’attuale lettura del protocollo questi episodi non saranno mai oggetto di “on field review” sollecitata dal VAR ma, al limite, potrebbero essere riviste solo ed esclusivamente dietro richiesta esplicita dell’arbitro.

Sampdoria – Napoli 0-2, arbitro Gavillucci

Potrebbe essere stato il passo d’addio anche per l’arbitro di Latina, in questo caso non per motivi di anagrafe ma per scelta tecnica.
Una scelta, se dovesse essere confermata nei fatti, che non mi trova per nulla d’accordo: non siamo di fronte ad un arbitro di grande talento ma la stagione non è stata affatto negativa. Qualche gara molto sotto tono (su tutte le disastrosa Torino-Fiorentina) ma anche tante buonissime gare in un campionato nel quale non si è mai distinto per scelte tecniche inspiegabili (a differenza di qualche altro direttore di gara nettamente inferiore per capacità, ascendente e comportamenti). Mantengo la speranza di vederlo ai nastri di partenza anche il prossimo anno ma è eventualità non così concreta.

Al minuto 4 l’unico episodio di rilievo che, in altre circostanze, avrebbe portato enormi polemiche. Altrettanto evidente che la scelta finale non è conseguente di una decisione di Gavillucci ma di VAR ed assistente.

Su calcio d’angolo battuto da Callejon, a centro area Anderson e Albiol si contendono di testa il pallone. Dopo una deviazione lo stesso finisce a Mertens che controlla (di petto, regolarmente) e batte il portiere della Sampdoria Belec.
L’assistente Marrazzo alza la bandierina per annullare la rete, evidentemente ritenendo l’ultimo tocco di Albiol.
Decisione molto complessa:

Gol annullato a Mertens quinto minuto

Da questa immagine non possiamo comprendere molto ma serve solo per evidenziare un aspetto importante: in caso di colpo di testa di Albiol, la posizione sarebbe nettamente irregolare. Diverso se il pallone fosse stato toccato da Anderson: trattandosi di colpo di testa su contrasto aereo, nessun dubbio che ci troveremmo di fronte ad una giocata del difendente che, come tale, avrebbe rimesso in gioco Mertens. La rete, pertanto, sarebbe stata assegnata.

Il problema è comprendere chi abbia toccato il pallone tra Anderson ed Albiol:

Gol annullato a Mertens quinto minuto 3 Gol annullato a Mertens quinto minuto 2

Review molto lunga, necessaria per trovare certezze.
Per quanto mi paia palese che il colpo di testa sia di Anderson, non posso sottacere che rimangano molti dubbi.
Se, da un lato, l’annullamento sembra la decisione sbagliata, dall’altra può essere che il VAR Massa abbia deciso di avallare la scelta di Marrazzo proprio in mancanza di un’assoluta certezza sull’ultima deviazione prima che il pallone arrivi a Mertens. Come sappiamo, infatti, in mancanza di immagini chiare il VAR deve supportare la decisione del campo e, in questo caso, l’assistente (dopo aver concesso a Mertens di calciare in porta) ha sollevato la bandierina segnalando la posizione irregolare dell’attaccante.
I dubbi rimangono ma, nei panni di Massa, probabilmente avrei optato a mia volta per la conferma della valutazione del campo.

Al minuto 76 Gavillucci interrompe il gioco e chiama tutti i calciatori al centro del campo:

Sospensione gara 75esimo

Decisione che approvo totalmente: per quanto il mezzo televisivo non rispecchi fedelmente né a livello visivo né a livello audio gli effetti dello stadio, per tutta la gara abbiamo percepito chiaramente una serie infinita di cori inaccettabili.
Questo malvezzo non può più essere tollerato: 76 minuti di continui insulti, zero tifo per la propria squadra e manifestazioni vocali di intolleranza verso un popolo intero.
Conosco già la reazione: “eh ma anche da altre parti succede ma non si interrompe mai“, “Eh ma anche i napoletani…“. Ne prendo atto, è così. Ma ciò non significa che, trattandosi di malcostume diffuso, si debba continuare a tollerare questo schifo.
Mi auguro che, dalla prossima stagione, si inizi con tutt’altra mentalità soprattutto per quanto concerne la giustizia sportiva: se non si comincia a punire sistematicamente questo tipo di espressioni imbarazzanti (non per le squadre per tutti gli italiani), l’ambiente dello stadio rimarrà sempre poco attraente.
E ciò vale non solo per i tifosi ma anche per i tesserati (ci tornerò brevemente più avanti).

Roma – Juventus 0-0, arbitro Tagliavento

212 gare di serie A, una carriera lunga 15 anni ed iniziata nel 2003, la tempesta di Calciopoli affrontata a testa alta e da cui è uscito da innocente, una vicenda che avrebbe potuto abbattere chiunque ma non Tagliavento, capace di rialzarsi, lottare e ritagliarsi un posto nella storia arbitrale tra Serie A e Champions’ League, con un posto da Elite Europeo conservato fino a dicembre, momento in cui ha abbandonato la ribalta internazionale per limiti di età.
Facile immaginare che, in settimana, qualcuno punterà l’attenzione sull’abbraccio finale con Allegri, dopo le polemiche surreali (per non dire stupide…) sul post Inter-Juventus.
La realtà, quella veicolata dall’obiettività e non dalla ricerca di facili click, è di un arbitro che conclude la carriera con il riconoscimento di giocatori e dirigenti di entrambe le squadre:

Abbraccio Tagliavento De Rossi Abbraccio Allegri Tagliavento

L’abbraccio di De Rossi ed Allegri è emozionante.
Chi vorrà vederci del marcio, lo faccia pure: inutile perdere tempo con chi vuol mostrare una realtà distorta.
Dopo tanti anni in campo, lo ribadisco per l’ennesima volta, è assolutamente normale che si creino rapporti di stima reciproca. Questo abbraccio, ne sono certo, ci sarebbe stato anche con altri calciatori di altre squadre se l’ultima apparizione in campo di Tagliavento non fosse avvenuta in occasione di Roma-Juventus.
Come sempre, in un ambiente drogato dalle polemiche, Tagliavento verrà ricordato da molti per il gol di Muntari (sul quale non aveva ALCUNA responsabilità, trattandosi di un errore dell’assistente) ma non per centinaia di gare dirette da grande arbitro quale è stato.
Adesso la “palla” passa a Nicchi: sarà sua responsabilità trovare a Paolo un ruolo importante come dirigente arbitrale, onde evitare che il bagaglio di esperienza non vada perduto. Tagliavento deve rimanere nell’AIA, deve trasmettere le sue conoscenze ai tanti giovani sparsi per l’Italia, rimanere l’esempio di un arbitro che ha offerto un livello di prestazioni sempre elevatissimo.
E chi lo ricorderà per 10 secondi in 15 anni, continui a farlo: chi vive lo sport in questo modo non avrà mai la mia stima.

Al minuto 85 l’unico episodio della gara.
Douglas Costa serve Dybala che entra in area di rigore. Contrastato da Juan Jesus, cade a terra. Proteste, per la verità, quasi inesistenti anche da parte dell’attaccante della Juventus:

Protesta Juventus contatto Dybala Juan Jesus Protesta Juventus contatto Dybala Juan Jesus 84esimo 2

Contrasto piuttosto ruvido, Juan Jesus rischia un po’ soprattutto per la posizione del braccio ma la scelta di lasciar proseguire mi trova d’accordo: troppo poco, a mio parere, per concedere un calcio di rigore. Juan Jesus si aiuta con tanta esperienza spostando leggermente con la gamba destra l’avversario, nel contempo proteggendo il pallone che rimane piuttosto lontano da Dybala.
L’attaccante non protesta minimamente ma, aspetto più importante, nei momenti immediatamente successivi concede anche un segno di assenso a Tagliavento.

Atalanta – Milan 1-1, arbitro Guida

Prima di affrontare la (durissima) gara di Bergamo, un piccolo passo indietro.
Sabato, in conferenza stampa, Gasperini si è scagliato contro l’arbitro Pairetto reo, secondo la sua ricostruzione, di averlo minacciato durante Atalanta-Genoa e di essere indirettamente responsabile della sua squalifica dopo Lazio-Atalanta.
Non entro nemmeno nel contesto delle parole utilizzate da Gasperini, la reazione dell’AIA (legittima e da me apprezzata) è arrivata immediatamente:

Articolo Gazzetta Gasperini

(Fonte: La Gazzetta dello Sport di domenica 13 maggio 2018)

Non ho alcun interesse a scendere nei particolari, mi limito ad una riflessione: per quale motivo la procura federale non apre più da anni fascicoli a carico di tesserati per dichiarazioni lesive della reputazione altrui (non degli arbitri in particolare, di tutti gli altri tesserati o della federazione)?
A mio parere si sta esagerando e non di poco: in mancanza di azioni disciplinari (mi vengono in mente accuse pesanti da parte di molti durante la stagione) ormai pare tutto autorizzato. Ogni dirigente o tesserato si sente nel diritto di poter dire quel che vuole, ben conscio del fatto che gli arbitri in particolare non potranno mai rispondere e che sarà impossibile avere un’altra versione di quanto (eventualmente) accaduto.
Così come, dalla prossima stagione, sarà necessario colpire con fermezza comportamenti inqualificabili come quelli di Genova, allo stesso modo si dovrà ripensare al ruolo della Procura Federale: non ha veramente senso soffermarsi su autentiche sciocchezze (si pensi ai video di Inter-Juventus, apparsi da subito come bufale a chiunque sia dotato di sale in zucca) per poi sorvolare su espressioni verbali inaccettabili.

Torniamo alla gara.
Partita di enorme complessità, coefficiente di difficoltà altissima sia per la posta in palio che per le condizioni ambientali: tantissimi scontri in campo, nervosismo accentuato, qualche esagerazione agonistica e non solo.

Guida ne esce veramente da gigante. Ed è forse la prima volta in cui apprezzo profondamente una prestazione dell’ancor giovane arbitro campano, forse giunto al momento del salto di qualità. Mi riferisco non solo alla presenza tecnica e disciplinare ma, soprattutto, ad un atteggiamento in campo che comincia ad essere quello del grande arbitro: qualche parola in più scambiata con i calciatori, linguaggio del corpo più sciolto, minor rigidità nei colloqui.

Ci sono partite che finiscono senza ammoniti e ci sono partite che necessitano di 10 ammoniti e due espulsi: Atalanta-Milan è stata una di queste.
E Guida, ieri, mi ha letteralmente entusiasmato.

L’incontro è iniziato sotto una pioggia battente e Guida è dovuto intervenire disciplinarmente fin da subito. Sarebbe troppo lungo approfondire tutti gli episodi perciò mi limito ai più importanti, in particolare ponendo l’accento sulle prime due sanzioni.

Al minuto 13 Masiello interviene in ritardo su Kalinic:

Ammonizione Masiello 13esimo

Non un fallo particolarmente pesante ma certamente meritevole di cartellino giallo: pallone già lontano, piede destro sollevato da terra, calcetto non certo violento ma imprudente. Fallo totalmente inutile e, come tale, giustamente punito.

Al minuto 17 ammonizione anche per Abate, intervenuto in tackle su Gomez:

Ammonizione Abate 17esimo

Anche in questo caso il difensore è in netto ritardo ma affonda il contrasto sull’attaccante dell’Atalanta. Anche in questo caso corretta l’ammonizione, nonostante le (assurde) proteste di Abate.

Al minuto 65 l’Atalanta rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Toloi.
Dopo un fallo su Bonaventura, Toloi viene ammonito per fallo imprudente. Decisione che lascia qualche dubbio, per la verità, ma quanto accade dopo non può essere tollerato, in nessuna circostanza:

Espulsione Toloi 64esimo applauso ironico

Toloi applaude ironicamente l’arbitro. Una protesta giustamente punita con la seconda ammonizione (non si tratta di espulsione diretta) come previsto dal regolamento.
Per quanto possa essere sbagliata una scelta arbitrale (e sul fallo di Toloi i dubbi sono legittimi per quanto il difensore tenti di giocare un pallone irraggiungibile), tali esternazioni non possono passare “in cavalleria”. L’espulsione non è conseguenza di un fischio sbagliato ma di un comportamento scorretto del difensore nei confronti dell’arbitro. Decisione ineccepibile.

Al minuto 75 anche il Milan rimane in dieci uomini per l’espulsione di Montolivo:

Espulsione Montolivo 75esimo Espulsione Montolivo 75esimo 2

Nulla da aggiungere: decisione corretta e rosso per fallo grave di gioco. Certamente ha influito il campo ma il centrocampista del Milan interviene con la gamba alta su Gomez e, come scritto in mille altre circostanze, è la fortuna che evita all’attaccante danni gravi in conseguenza della scorrettezza subita.
Espulsione non solo legittima ma impeccabile.

44 commenti
  1. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, non so se hai letto delle dichiarazioni di Marciniak, a quanto pare l’arbitro polacco ha detto che è agli arbitri che dirigeranno le partite dei mondiali è stato consigliato di ammonire solamente in casi certi, poiché la diffida scatta già al primo cartellino, e al secondo si è squalificati per una partita. Cosa ne pensi? Dovremo aspettarci di vedere il regolamento completamente “travisato”? Grazie dell’attenzione.

  2. Leonardo
    Leonardo dice:

    Luca visto che l arbitro dell’arabia Saudita non andrà ai mondiali perché convolto in corruzione possibile un ripescaggio di Orsato

  3. Leonardo
    Leonardo dice:

    Luca ma secondo un tuo parere Orsato arbitrerà una finale o di Europa leagues o di Champion nei prossimi anni

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Lo spero.
      Ma deve tornare ad essere l’Orsato degli anni scorsi, quello di quest’anno non ha possibilità.
      Sono fiducioso: un anno storto (per mille motivi) può capitare.

    • Giorgio
      Giorgio dice:

      Luca, non ti sembra grave uno stop di tre giornate per un errore, per quanto grave, ma pur sempre attinente ad una mancata ammonizione? Se si adottasse lo stesso metro per tutte le mancate ammonizioni del campionato dovresti tornare ad arbitrare tu

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Adesso non esageriamo: Orsato è stato e rimane un grande arbitro ma a San Siro non ha sbagliato solo un’ammonizione, ha sbagliato completamente la gara. Può capitare ma non fa bene nemmeno a lui far credere che l’unico errore sia la mancata ammonizione di Pjanic: non è così.
      Detto ciò attendo con fiducia le designazioni di domani: spero di vedere Orsato scelto per una gara di secondo piano, il metodo migliore per cominciare a recuperare una risorsa che sarà fondamentale nei prossimi anni.

  4. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buongiorno, una domanda su inter Sassuolo. Cosa dice il regolamento a proposito dei giocatori che hanno di fatto sollevato un giocatore della squadra avversaria che era a terra e l’hanno trascinato fuori dal campo? È veramente odioso il teatrino di moltissimi giocatori (ahimè la maggior parte) che approfittano di queste situazioni, credo però che non debba essere permesso l’intervento degli avversari. Non ho visto sanzioni, forse me le sono perse. Grazie.

  5. Renato
    Renato dice:

    Ciao Luca, in merito a Torino-spal affermi che il var non può intervenire poiché non si tratta di chiaro errore da parte dell’arbitro.
    A questo punto io ti chiedo: come si definisce il chiaro errore? Quando possiamo con certezza affermare che si tratta di chiaro errore da parte dell’arbitro?
    In questo punto il protocollo var mi sembra lacunoso, visto che una situazione come quella di ieri in Torino-spal può essere (a mio avviso) definita od interpretata come chiaro errore.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      In questo caso possiamo tracciare questi confini: episodio valutato da Mariani (visuale aperta, nessuna decisione palesemente erronea, contatto visivo mai perduto).
      In realtà è un concetto che esprimo fin da aprile dello scorso anno: il VAR, così come strutturato attualmente, è troppo limitativo. Ci sono episodi che andrebbero rivisti anche solo per portare certezza e chiarezza. AL contrario la ratio attuale del VAR è incentrata sul porre rimedio ad errori grossolani.
      E quello di ieri, da qualsiasi inquadratura lo si guardi, non è un errore grossolano ma un errore di valutazione.Evidente, sì, ma non da VAR, bensì da moviola.

  6. Giovanni Milesi
    Giovanni Milesi dice:

    Buongiorno! Come mai a Tagliavento non può essere concessa la deroga come a Damato quest’anno?
    E quali sono i nomi più caldi per la promozione dalla can B alla can A?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perché sono entrambi del primo semestre ’72.
      Damato è andato in deroga perché aveva 45 anni, Tagliavento ne ha già compiuti 46. Nessuno è andato oltre questa età.
      Per quanto possa voler bene a Tagliavento, ritengo giusto lasciar spazio ad altri.

  7. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Buon pomeriggio Luca come ogni partita aspetto con ansia il tuo blog per leggere le condizioni sulla giornata di campionato appena trascorsa. Riguardo l’arbitro di Lazio Inter spero che Rizzoli mandi Rocchi il migliore arbitro in Italia, come VAR chi pensi possa andare? Non capisco perché far dimettere Gavillucci quando ci sono arbitri ben peggiori come secondo me Pairetto. Mi è venuta una curiosità chi sceglie le promozioni è le eventuali dimissioni Rizzoli oppure nicchi?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sulla designazione di Rocchi difficile trovare alternative credibili.
      Sul VAR non ne ho la più pallida idea e, probabilmente, non ce l’ha ancora nemmeno Rizzoli.
      Su Gavillucci concordo: chissà, magari mi son sbagliato…

      Ovviamente sceglie Rizzoli, Nicchi non ha e non deve avere alcuna influenza, su nessuna decisione tecnica.

  8. Alessandro Puppo
    Alessandro Puppo dice:

    Buongiorno Luca,
    una domanda su Benevento-Genoa:come giudichi il fallo di Bertolacci e l’intervento in area di Sagna su Lapadula?
    Grazie!

  9. Roberto
    Roberto dice:

    Tutto giusto, ma non sarebbe utile che alle proteste dei vari calciatori vi fosse una uniformità sanzionatoria da parte degli arbitri? Vedo spesso, per esempio, Higuain sopra le righe e mai sanzionato! Fastidioso vedere altri calciatori immediatamente ammoniti. Cosa ne pensa?

  10. Me
    Me dice:

    Continuo a rimanere perplesso di fronte al comportamento di alcuni arbitri che si sentono infallibili e non richiedono l’aiuto del VAR preferendo sbagliare…

    Riguardo a Gavillucci, applausi per non aver fatto finta di niente come tanti suoi colleghi prima di lui. È vergognoso che si permetta su tutti i campi questo comportamento infame senza che nessuno alzi un dito, addirittura anche quando la squadra della città che si insulta non è nemmeno presente in campo. La depenalizzazione da parte di Tavecchio di questo comportamento è stata la prima prova del marcio della sua gestione, che ha portato allo stato attuale il calcio italiano, ai minimi storici in quanto a competitività, spero che si possa porre rimedio a questo scempio quanto prima, magari dopo un paio di partite a porte chiuse le tifoserie più scalmanate si darebbero una calmata invece di sentirsi legittimate come accade ora.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Concordo su tutto tranne su Tavecchio: non ha depenalizzato proprio niente, le norme esistono ancora.
      Il problema è la Procura Federale che, da anni, interviene con troppa leggerezza o non interviene per nulla su episodi del genere, dichiarazioni violente, accuse esplicite ecc.
      Ecco perché ritengo che, dal prossimo anno, si debba iniziare con tutt’altro spirito.

    • Me
      Me dice:

      Tratto da un articolo della Gazzetta: “Secondo quanto ha stabilito il Consiglio federale, la modifica della norma sulla discriminazione territoriale andrà immediatamente in vigore, intervenendo sui testi degli articoli 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. La modifica stabilisce che non costituisce più comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, la condotta che direttamente o indirettamente comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale. Tale offesa è stata cancellata dall’articolo 12, come causa di responsabilità oggettiva delle società. Il presidente Tavecchio ha spiegato che la modifica intende “evitare provvedimenti drastici” e vuole favorire “interventi più ponderati”. Solo nei casi più rilevati, aggravati dalla recidiva, ci sarà la possibilità di veder adottato il provvedimento di chiusura delle curve.”

      Ho trovato molte altre evidenze del fatto che la norma sia stata modificata durante il primo consiglio federale. Se non si tratta di bufala, la vedo una cosa gravissima. Davvero non c’erano provvedimenti più urgenti da prendere durante il primo consiglio? Quali sono le motivazioni e chi ha fatto una simile richiesta? Ha ragione, la colpa è della Procura che non adotta il provvedimento pur essendo questo evidentemente un caso di recidiva, però se già quando la norma era differente veniva utilizzata in pochissimi casi e tra mille polemiche, mi sembra evidente la direzione presa dopo la modifica. Poi se il comportamento di Gavillucci resterà solo l’alzata di testa di un singolo o si tratti di un cambio di direzione della federazione lo vedremo, ma mi permetto di dubitare della buona fede di certi personaggi dati i precedenti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ok, va bene: è stata resa necessaria la recidiva per arrivare a sanzioni per la società. E’ diverso da “abolire la norma”. Diciamo che anche questa diminuzione delle pena non mi è piaciuta ma le notizie vanno riportate nella loro completezza 😉

    • enzo d'aniello
      enzo d'aniello dice:

      caro luca …a molti è passato inosservato probabilmente l’esposto querela dell’avv. Pisani in merito alle discriminazioni territoriali. Credo che l’esposto richiamando direttamente gli organi federali alle proprie responsabilità evidentemente ha smosso qualcosa. Purtroppo in Italia non ci sono figure forti (tipo thatcher) basterebbe un bel 3 0 tavolino e vedremo tutti zitti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sinceramente delle iniziative di Pisani non so che farmene (ricordiamoci che è lo stesso che ha lanciato la petizione per far ripetere Inter-Juventus…).
      Ci vogliono iniziative serie, le mosse per notorietà personale lasciamole perdere.

  11. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno, ho due domande da porre:
    1) Rocchi può essere scelto per Lazio – Inter anche se ha arbitrato Inter – Lazio nel girone d’andata?
    2) Credevo che dato il ritiro di Damato e Tagliavento non ci sarebbe stato nessun altro dismesso per ragioni tecniche. Sapevo anche che ogni anno venivano cambiati due elementi della CAN A, è così o mi sbaglio?
    Hai qualche altro nome che rischia oltre a Gavillucci?
    Grazie in anticipo e cordiali saluti,
    Simone.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      1 – Sì. Tagliavento, per esempio, aveva diretto Juventus-Roma all’andata
      2 – Il numero di due avvicendati è indicativo, può cambiare

      Non so dirti se qualche altro arbitro rischi anche se un nome è abbastanza facile da individuare.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, dopo Inter-Juventus mi auguro che gli venga assegnata una gara di seconda fascia ma non sarei sorpreso di vederlo fermo ancora. Spero che Rizzoli lo designi, perlomeno per cominciare a recuperarlo dopo due settimane tremende, soprattutto a livello mediatico e psicologico.

    • Stav
      Stav dice:

      Secondo me rischiano:
      . Pairetto, per palese inadeguatezza al livello (anche se ha l’età dalla sua)
      . Calvarese, perché appare in declino soprattutto motivazionale
      . Gavillucci, che è un arbitro più che decente per la Serie A, ma a giudicare dalle designazioni non gode della stima di Rizzoli, e paga la provenienza da un’area geografica molto affollata

    • Michele75
      Michele75 dice:

      Secondo me Pairetto e Calvarese sono molto peggio di Pasqua. Dalla B sicuro di salire dovrebbe Essere Abbattista. A me piacciono Chiffi e Marinelli. Dai playoff capiremo di più. Il livello degli arbitri di B quest’ quest’anno è stato buono. Chi pensi che salirà in A?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Mah, guarda, secondo il mio parere Pasqua è un talento assoluto e potrà esprimersi al top nel momento in cui troverà il metodo di allenamento più adeguato al suo fisico per non cadere di nuovo in infortuni che minano il suo rendimento.
      Abbattista non salirà, le promozioni sono limitate a tre nomi: Aureliano, La Penna e Chiffi (nell’ordine).

    • Michele75
      Michele75 dice:

      La salita di Aureliano la vedo senza senso per la crescita del movimento. Ha già fatto 6 anni in C e non avrebbe futuro in Can A . É bravo ma sarebbe meglio dare chance a qualcuno più giovane. La Penna sarebbe il terzo romano però è valido. Secondo me in can A urge linfa nuova. Siamo ad un livello basso rispetto agli ultimi anni. Fare internazionale Doveri,con tutto il rispetto,ne è la dimostrazione. In serie b invece vedo molti arbitri interessanti . Cosa ne pensi? Grazie per l attenzione e per la risposta.

  12. Giuppy91
    Giuppy91 dice:

    Curiosità se guida non espelleva toloi il var poteva intervenire? Perché se non ero quel tipo di comportamento è da rosso diretto? Mi scuso per la mia ignoranza per questo caso

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      L’applauso ironico non è sempre da rosso diretto: in questo caso l’applauso c’è stato ma non così plateale da giustificare il rosso diretto, lo paragono ad una protesta. Così come ci sono proteste da giallo e proteste da rosso, allo stesso modo ritengo che non tutti gli applausi ironici siano identici.

      Sull’intervento del VAR: bella domanda. Approfondisco.

  13. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, come sempre aspetto il tuo articolo con ansia e non rimango mai deluso. Ieri la prestazione di Guida è stata veramente eccellente, a questo proposito ho un sospetto: l’ammonizione di Toloi credo fosse dovuta al fatto che ha allontanato il pallone dopo il fischio di Guida, c’è un replay che lo mostra. Potrei sbagliare, ma se fosse come credo sarebbe un’ammonizione, anch’essa, ineccepibile.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Può essere. Difficile ricostruire quanto accaduto effettivamente, le immagini hanno staccato dalla diretta ed anche l’applauso ironico si è visto solo successivamente alla sanzione disciplinare di Guida.

    • ronald
      ronald dice:

      Ciao Luca,
      ero allo stadio e Guida non mi ha onestamente entusiasmato nella gestione generale, per quanto la partita non sia stata per niente facile e per quanto sugli episodi chiave (le due espulsioni) non ci sia niente da eccepire.
      Sull’espulsione di Toloi sai che mi è proprio sembrato che sia stato rosso diretto all’applauso e non doppio giallo…
      Se posso, mi daresti una tua schietta opinione sul secondo anno di Pairetto in A, a prescindere dalla polemica con Gasperini che non ha niente a che vedere con le prestazioni in campo? Ti ringrazio…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Su Guida mi aspettavo opinioni differenti, è normale dopo una gara del genere.
      Pairetto non mi piace per ennemila motivi, a maggior ragione dopo una stagione pessima come quella che si sta concludendo.

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