31esima giornata: nel calcio possono ancora accadere episodi inediti

Se dovessi sintetizzare la 31esima giornata del campionato, utilizzerei due affermazioni:
– nel calcio, nonostante tutti abbiano visto migliaia di partite, può accadere un episodio inedito;
– troppi rigori concessi con troppa superficialità.

Verona – Cagliari 1-0, arbitro Valeri

Scontro salvezza di enorme importanza, prudentemente assegnata ad un arbitro internazionale in eccellenti condizioni di forma.
Due gli episodi da approfondire e, in entrambi i casi, attento e preciso il VAR Aureliano.

Al minuto 32 Fossati raccoglie un pallone all’altezza dei 25 metri e colpisce il pallone verso la porta. La difesa del Cagliari respinge il tiro; Valeri lascia proseguire. Dopo alcuni secondi lo stesso arbitro viene richiamato dal VAR per un possibile fallo di mano in area di rigore:

Rigore Verona 32esimo Rigore Verona 32esimo 2

Impossibile per Valeri e per l’assistente Prenna valutare l’episodio, entrambi coperti da molti calciatori dell’una e dell’altra squadra (come si può notare dalla prima immagine). Molto attento il VAR Aureliano a cogliere l’irregolarità di Pavoletti che intercetta il pallone con il braccio sinistro.
Il tocco di mano è punibile.
Per valutare l’episodio dobbiamo tener conto (come sempre) della distanza tra i calciatori (quasi una decina di metri, basandoci sul taglio dell’erba), della congruità del gesto e, soprattutto, del fatto che il braccio si muova palesemente verso il pallone.
Meno giustificabile la scelta di punire il calciatore del Cagliari con il cartellino giallo. Come ormai sappiamo non è automatica l’ammonizione in caso di fallo di mano: in tal circostanza, proprio grazie all’ausilio delle immagini, possiamo con quasi assoluta certezza appurare che il pallone sarebbe finito al di fuori dello specchio di porta. Fallo ingenuo, punibile ma (a mio parere) eccessivo il provvedimento disciplinare.

Al minuto 51, sugli sviluppi di una confusa azione susseguente a calcio d’angolo, Zuculini segna la rete del raddoppio veronese con un tiro di destro.
Dopo un minuto circa Valeri, sempre su precisa indicazione del VAR, annulla la rete poiché la stessa si era sviluppata successivamente ad una giocata di Cerci, in chiara posizione di fuorigioco:

Rete annullata DAL Var al 51esimo Rete annullata DAL Var al 51esimo 2

Posizione irregolare di circa un metro. Bene il VAR (sia per la decisione che per la tempistica), male l’assistente Del Giovane: oggettivamente grave non rilevare questa posizione. Giusto, come ormai sappiamo tutti, non effettuare la “on field review“: si tratta di una rilevazione che non necessita di valutazione soggettiva dell’arbitro.

Torino – Inter 1-0, arbitro Tagliavento

In tanti anni non avevo mai visto un episodio di questo genere.

Al minuto 22 Obi commette un fallo su Borja Valero. Tagliavento fischia la punizione a favore dell’Inter. Pochi istanti dopo Brozovic sopraggiunge nei pressi del pallone e lo calcia con grande violenza. Il pallone si insacca alle spalle di Sirigu:

Fallo su Borja Valero 22esimo Pallone fermo 22esimo Borozovic tira 2

Come possiamo apprezzare dai due fermo immagine (il primo relativo al momento del contrasto irregolare, il secondo fissato sul tiro in porta di Brozovic), il pallone si trova esattamente (centimetro più, centimetro meno) nella posizione in cui avrebbe dovuto essere effettuato il calcio di punizione diretto. Tagliavento non fischia nulla, il pallone si ferma e Brozovic lo scaglia verso la porta.
Scavando nel regolamento, la rete avrebbe dovuto essere concessa.
Pensiamo, per un attimo, al concetto giornalistico di “punizione battuta a sorpresa“. In cosa consiste questo concetto (in questo caso non appartenente alla categoria delle “leggende metropolitane” ma assolutamente fondata)? Consiste nell’eseguire velocemente una ripresa di gioco, senza attendere la sistemazione della barriera avversaria ed in assenza di elementi ostativi (esempio: la necessità di un fischio dell’arbitro per procedere ad una sanzione disciplinare).
Affinché la punizione sia da reputarsi eseguita in modo regolare, sono necessari i seguenti elementi:
– pallone fermo;
– pallone posizionato nel punto esatto;
– nessuna necessità di attendere un secondo fischio.
In questo caso tutti gli elementi di base sono rispettati, in particolare il pallone, al momento del calcio di Brozovic, è fermo. I calciatori dell’Inter non avevano alcun obbligo di attendere un segnale dall’arbitro ma potevano battere in ogni momento il calcio di punizione.
In sintesi Brozovic (forse senza nemmeno rendersene conto) aveva battuto il calcio di punizione diretto, realizzando una rete regolare (peraltro di pregevole fattura).
Episodio talmente inedito che nessuno, in campo e fuori, si è accorto di nulla.
Domanda a corollario: i VAR potevano intervenire?
A mio parere e sulla base della lettura di regolamento e protocollo, i VAR avrebbero potuto intervenire perché Tagliavento non ha interrotto il gioco in alcun modo, non ha fischiato mentre il pallone si dirigeva verso la porta. Si è trattato, in conclusione, di una rete realizzata ed in tutto e per tutto valida. I VAR avrebbero potuto intervenire perché tutte le reti sono sottoposte a review. Considerando che l’esecuzione non ha alcun elemento di irregolarità, che Tagliavento non ha emesso alcun fischio, che i calciatori dell’Inter non avevano alcun dovere di attendere, la rete doveva essere concessa.
Che calciatori, dirigenti, arbitri e spettatori non si siano accorti di nulla giustifica pienamente la mancata concessione ma rappresenta un inedito. Anche perché non si tratta di una “furbata” (come poteva essere il tocchetto sul calcio d’angolo per rimettere in gioco inaspettatamente il pallone) ma di un tiro verso la porta, senza alcun secondo fine.

Napoli – Chievo 2-1, arbitro Manganiello

Ormai è diventata una (quasi) noiosa abitudine montare polemiche su qualsiasi direzione di gara, andando a cercare falli, falletti e fallucci per discutere le scelte dell’arbitro di turno. Naturalmente ieri gli arbitri favorivano la Juventus, oggi il Napoli, domani la Juventus, dopodomani il Napoli.
Insomma, l’unica certezza di queste diatribe è la pochezza di chi si scanna per aver ragione sulla tesi (DEMENZIALE!) che gli arbitri favoriscano uno o l’altro.
Mi vien da ridere se non ci fosse da piangere per il livello cerebrale di certi personaggi.

In particolare Manganiello non ha diretto affatto male, ha commesso un doppio errore ma, fortunatamente per lui, non ha influito minimamente sulla gara.

Al minuto 49 Mertens riceve un pallone in area al termine di un triangolo con un compagno. Dopo aver controllato, cade a terra a seguito di un contatto con il difensore Depaoli:

Rigore su Mertens 49esimo Rigore su Mertens 49esimo 3

Questo è un errore di Manganiello ma, secondo il protocollo VAR, non un chiaro errore. Un contatto (minimo) c’è, l’episodio non rientra nella definizione di chiaro errore ma, al contrario, nel concetto di valutazione soggettiva dell’arbitro.
Fattispecie in tutto simile al rigore assegnato sabato da Damato in SPAL-Atalanta per il contatto tra Costa e Gomez: anche in quel caso rigore molto, molto generoso.
Su Mertens i parametri sono i medesimi: Depaoli tocca leggermente con il braccio sinistro l’avversario con una intensità quasi impercettibile. L’attaccante del Napoli finisce a terra, conquistando un calcio di rigore quasi invisibile.
Questione disciplinare. Come vediamo dal primo fermo immagine, al momento della trattenuta (perché una trattenuta ha punito Manganiello) Mertens ha la porta spalancata, non avendo altro avversario davanti se non il portiere.
In tal caso, non palesandosi alcuna ipotesi di “genuino tentativo di intervenire sul pallone“, il difensore del Chievo doveva essere espulso per DOGSO avendo impedito (nella lettura dell’arbitro) il concretizzarsi di una chiara occasione da rete.
Errore grave di Manganiello che non ha nemmeno ammonito il calciatore. Errore da condividere, però, con il VAR Gavillucci che aveva tutte le possibilità di correggere il collega (dato che si tratta di un episodio che avrebbe dovuto portare all’espulsione).

Ma cosa ha visto Manganiello?
In realtà, visionando con attenzione le immagini, l’arbitro non ha visto niente ma ha fischiato sulla base di una sensazione:

Rigore su Mertens 49esimo 2

Nel momento in cui Depaoli appoggia la mano su Mertens, Manganiello ha la visuale totalmente impallata da un calciatore del Chievo e dallo stesso “autore del fallo”. Nulla di grave, soprattutto perché la posizione di Manganiello è perfetta ma capita (più spesso di quanto non si pensi) di trovarsi con la vista oscurata dai calciatori.
Il problema è sempre lo stesso: nel caso in cui il protocollo fosse meno rigido, questo rigore sarebbe stato revocato. Purtroppo, con la dizione attuale, Gavillucci è stato impossibilitato ad intervenire mentre, lo ribadisco, ha sbagliato a non imporre la “on field review” al collega per la sanzione disciplinare.

Al minuto 90 proteste del Napoli (e della panchina in particolare) per il controllo da parte del giocatore del Chievo Leris:

Rigore reclamato Napoli 92esimo 2 Rigore reclamato Napoli 92esimo

Proteste totalmente infondate: il controllo avviene chiaramente tra spalla destra e petto, ben lontano il pallone dall’avambraccio.

Al minuto 93 il Napoli segna la rete della vittoria con Diawara sugli sviluppi di un calcio d’angolo, originato da una deviazione di Bani.
Il Chievo si lamenta (e si lamenterà successivamente in sala stampa anche Maran) per un presunto fallo di Koulibaly sullo stesso Bani:

Colpo di testa da cui nasce angolo, nessun fallo

Tanto per essere il più chiaro possibile: non c’è assolutamente nulla di punibile.
Si tratta di un normalissimo contrasto di gioco: Koulibaly e Bani saltano per arrivare sul pallone, senza aiutarsi con braccia od altre parti del corpo. Dopo la deviazione in calcio d’angolo, i due calciatori si scontrano del tutto fortuitamente sbattendo la testa l’uno contro l’altro. Il calciatore del Chievo cerca di perdere qualche prezioso secondo rimanendo a terra, rialzandosi subito dopo una volta capito che l’arbitro lo avrebbe fatto uscire dal campo in caso di soccorsi.

Per fortuna di Manganiello l’unico (doppio) errore lo ha commesso senza essere influente per il risultato, grazie al rigore sbagliato per il (presunto) fallo su Mertens.

Udinese – Lazio 1-2, arbitro Rocchi

Proteste vibrate dell’Udinese in occasione della rete del momentaneo pareggio della Lazio con Immobile. Proteste originate da un presunto fallo di Marusic su Jankto ad inizio azione, per l’esattezza 26 secondi prima della rete laziale:

Fallo su gol Lazio 25esimo 2 Fallo su gol Lazio 25esimo

Proteste fondate.
La carica di Marusic su Jankto è certamente irregolare: il pallone non è a distanza di gioco, il difensore della Lazio si disinteressa dello stesso e spinge vistosamente l’avversario.
Errore di Rocchi ma errore ancor più grave del VAR Abisso che non chiama l’arbitro alla legittima e necessaria “on field review“. Review che avrebbe portato all’annullamento della rete dato che la Lazio, da quel momento e fino alla conclusione dell’azione, non ha mai perso il pallone. Ed a nulla vale il fatto che i difensori dell’Udinese abbiano toccato il pallone: toccare il pallone NON significa conquista del possesso.

29 commenti
  1. Aliseo73
    Aliseo73 dice:

    Ciao Luca, ho un dubbio. Immagina la stessa azione del gol di Immobile, ma Marusic invece di spingere dà un pugno al friulano. E mettiamo che l’Udinese per pochi secondi conquista il possesso del pallone. Il var sicuramente può intervenire per il cartellino rosso, ma il gol? Resta valido?

  2. enrigo
    enrigo dice:

    Sempre su Napoli Chievo posso segnalare quello che per me è un caso di rigore abbastanza netto, non rilevato da nessuno? Dopo la traversa di Tonelli il pallone si impenna e sta per essere impattato da Milik a 2 metri circa dalla porta praticamente sguarnita. Un difendente del Chievo in netto ritardo salta e urta violentemente Milik e solo in seguito allo spostamento di questi colpisce il pallone mettendolo in calcio d’angolo. Non potrebbe esserci rigore e ammonizione?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Per me è un rigore che non è affatto difficile non assegnare. Ma sapete, ormai, che considero il rigore una roba seria e tale deve essere anche l’infrazione.
      Nel caso di Milik non c’è un granché, in tutta franchezza.

    • enrigo
      enrigo dice:

      Si disinteressa completamente del pallone, che infatti finisce col toccare con la nuca e pensa solo a spingere via Milik che peraltro è già in volo e finisce un metro lontano. Per me rigore nettissimo. Ti invito a riguardarlo.

  3. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Luca il gol di brozovic è regolare pure se Valero si trova per terra? Forse tagliavento Ha annullato perché voleva vedere le condizioni del giocatore può essere? Luca se non sbaglio questo episodio è uguale al gol che gli inglesi hanno fatto contro l’ Italia in partita amichevole infatti li è stato convalidato il gol. Comunque tanti auguri per stasera ti seguirò sicuramente

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non è previsto dal regolamento che l’arbitro debba accertarsi delle condizioni di un calciatore, soprattutto in una circostanza del genere nella quale Borja accentua le conseguenze. Solo in caso di colpi alla testa l’arbitro è tenuto ad interrompere il gioco per far soccorrere il calciatore.

  4. Roberto Testa
    Roberto Testa dice:

    Buongiorno Luca,per quanto riguarda l’episodio di Torino,due precisazioni se possibile…per essere rivista dai Var come gol non avrebbe dovuto essere prima convalidato dall’arbitro?
    Il secondo…può essere classificato come errore tecnico ed essere motivo di richiesta di ripetizione del match?(a proposito non conosco bene questa casistica,lo ammetto).
    Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Rispondo prima sull’errore tecnico: no, non è errore tecnico, al limite errore di valutazione.
      Sulla prima domanda ti rispondo con un esempio: a Cagliari La Penna alzò il braccio per segnalare il fuorigioco suggerito dall’assistente, attese un secondo in più e, col pallone già in rete, fischiò annullando la rete. Rete che, poi, venne assegnata su valutazione del VAR.
      No, non è necessario che l’arbitro convalidi, l’importante è che non ci sia stato un secondo fischio ad interrompere il gioco dopo il fallo.

  5. pasquale
    pasquale dice:

    Buongiorno Luca. Secondo me il mancato intervento di Abisso dal var può essere dipeso dai precedenti presunti errori che ha subito la Lazio e che ha visto anche iniziative intraprese dai suoi tifosi. Tu che ne pensi ?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non credo.
      Piuttosto ritengo si tratti di episodio al limite.
      Come si sa non voglio convincere nessuno ma ascolto tutti. E proprio perché ascolto tutti, potrebbe anche trattarsi di un episodio (di poco) fuori dai limiti del protocollo.
      Ne saprò di più nei prossimi giorni. Per ora, sulla base di regolamento e protocollo, ritengo che si tratti di episodio da VAR.

  6. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Complessivamente apprezzo il suo blog, ma non sempre condivido i suoi giudizi. Nel caso specifico, le lievi trattenute che secondo lei non sono mai rigore (come nel caso di Mertens di questa giornata) secondo me possono essere determinanti, soprattutto se operate mentre il calciatore trattenuto sta in aria, come accade in un passo di corsa. La trattenuta alla spalla, in assenza di altre forze dovute al contatto dei piedi sul terreno, produce una rotazione significativa del corpo, sbilanciando il giocatore, facendogli perdere l’equilibrio o almeno l’attimo per il controllo di palla. E’ vero che a volte sono accentuate dal calciatore trattenuto, e in questi casi sono d’accordo che non vadano sanzionate, ma non è sempre così. Nel caso di Mertens di oggi mi pare evidente che la rotazione e la perdita del controllo del pallone siano dovute alla trattenuta e la reazione del belga è talmente immediata che mi sembra proprio difficile vederci una simulazione. Il fatto che la forza applicata sia relativamente piccola (ma poi come fa a sapere quanto è piccola? con le ultime falangi piegate di una mano si possono facilmente reggere pesi di decine di chili) non vuol dire affatto che l’effetto prodotto sia piccolo. E una trattenuta ad una spalla fatta con la mano, da dietro, è chiaramente un gesto scorretto, volontario, che ha il solo scopo di sbilanciare l’avversario e che quindi se produce effetti dovrebbe essere sempre sanzionato. Almeno in questo caso, quindi, secondo me il rigore è giusto.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Posso anche essere d’accordo, in alcuni casi, col tuo ragionamento.
      Ma a Napoli Depaoli appoggia per una frazione di secondo la mano su una spalla. Un contatto del genere non provoca nemmeno uno smarrimento momentaneo di equilibrio.

    • enrigo
      enrigo dice:

      Non è detto, non serve neanche afferrare la spalla per produrre la rotazione che si vede nel movimento di Mertens, che era in corsa. Comunque possibile che il belga abbia accentuato. Assurdo che manchi la sanzione per il difendente, che era anche già ammonito (e che nel finale ferma con la mano una promettente azione del Napoli, e anche lì non viene ammonito, mentre Insigne che protestava sì).

    • enrigo
      enrigo dice:

      Koulibaly semplicemente si scontra con un difensore, entrambi fuori dalla zona del pallone. Io penso che le proteste di Maran fossero relative ad un’azione immediatamente precedente, voglio sperare che non fossero relative a questo intervento.

  7. Marco Piumi
    Marco Piumi dice:

    In Tv Nicola Rizzoli ai microfoni di Sky: “Il regolamento dice che si può battere subito se ci sono le condizioni. Con un giocatore a terra, l’arbitro ha ritenuto non ci fossero: è lui che decide”.
    Chi ha ragione ?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non ho alcuna intenzione di entrare in contrasto con Nicola.
      Ho approfondito l’episodio col regolamento. L’affermazione di Rizzoli, al contrario, è basata su una deduzione non presente nel regolamento.

  8. Cosimo
    Cosimo dice:

    A proposito della partita Napoli Chievo,
    Per un qualsiasi arbitro che commetta un grave doppio errore non si puo’ dire “Manganiello non ha diretto affatto male”.

    Se il Napoli avesse perso avrebbe influito eccome, innanzitutto perche’ il difensore andava espulso e anche dopo doveva essere ammonito, mentre per uno stesso fallo il giocatore del Napoli e’ stato ammonito facendo chiaramente 2 pesi e 2 misure…

    Saluti

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non hai capito il concetto: un arbitro non deve MAI essere giudicato per un singolo episodio. Perlomeno non da un ex arbitro, a meno che non abbia del tutto dimenticato cosa significhi scendere in campo…

  9. Fabio
    Fabio dice:

    Tralascio i consueti complimenti, e passo subito alla domanda.
    Ma se Manganiello è impallato e non può valutare bene il contatto su Mertens, a questo punto non è da considerarsi lecito l’intervento VAR che soccorre il collega, quanto meno invitandolo ad una OFR ? È l’esatto contrario del rigore su Pjanic a Benevento, che giustamente hai detto non avesse i presupposti per essere corretto dal VAR.
    A meno che Manganiello non abbia comunicato via radio che ha visto e tutto.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Io non escluderei a priori che, via radio, siano gli stessi arbitri di campo a chiedere un aiuto, anche se hanno avuto visuale libera. E, onestamente, concordo con te quando dici che è meglio forzare un po’ il protocollo sul tema del “chiaro errore” ma prendere la decisione corretta.

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